Il giorno 7 e 8 marzo u.s., si è svolto, presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, il Convegno Internazionale “Donne, Dottori della Chiesa e Patrone d’Europa in dialogo con il mondo di oggi”. L’evento, organizzato dall’Università Cattolica di Ávila, grazie al particolare impegno della Prof.ssa Fermina Àlvarez, ha dato l’opportunità di approfondire la personalità e il singolare percorso mistico-religioso di figure femminili d’immensa grandezza e di profondo spessore interiore, come Teresa d’Ávila, Caterina da Siena, Teresa di Lisieux, Ildegarda di Bingen,Teresa Benedetta della Croce (meglio nota come Edith Stein) e Brigida di Svezia. La peculiarità diquesto incontro è stata quella di cogliere in ognuna di queste sante una particolarità che la distinguesse dalle altre e che la rendesse moderna e attuale, diventando così paradigma per i tempi correnti. Oltre alla costruttiva esperienza di ascoltare commenti di illustri studiosi nonché meravigliosi stralci delle opere di queste donne, declamati dalle diverse voci degli esperti intervenuti, il convegno ha offerto ai partecipanti un’ulteriore occasione di interrogarsi sulla posizione della donna all’interno della Chiesa e della società. Queste donne, infatti, pur accomunate dal desiderio di servire Dio nella Chiesa e nel popolo, hanno messo a frutto i loro carismi completamente differenti: istruite o analfabete, battagliere o umili, determinate o schive, tutte, sebbene diverse, hanno raggiunto l’unico scopo di rendere gloria a Dio, in epoche decisamente ostili alla loro affermazione. Pur travolte da critiche e osteggiate in vario modo, queste sante si sono distinte per la loro forza interiore, fede e superiore intelligenza, nell’ambito di un mondo maschilista rigido e non raramente ottuso.Proporre l’esempio di figure tanto eccelse è una vera e propria sfida, rilanciata con delicatezza anche all’interno del Vaticano dove le donne, fatte salve rare eccezioni visibili in posti di responsabilità, continuano a costituire una minoranza, e non solo numerica. L’integrazione delle peculiarità dei due mondi, risultato di un’unità che è quella divina, rappresenta un obiettivo ancora piuttosto lontano. Il Prof. Sileo, a questo proposito, ha sottolineato l’esigenza sempre più forte, nella nostra società, di riscoprire il mondo femminile per garantire un corretto equilibrio delle reciproche predisposizioni naturali, che per le donne non sono esclusivamente legate alla maternità e alla cura della casa. Le donne posseggono, infatti, tante specificità che le rendono uniche sia nella loro singolarità che nella loro appartenenza di genere, come ha evidenziato la Dott.ssa Anita Cadavid, Direttrice dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Tuttavia, i limiti del contesto in cui esse sono chiamate a operare determinano ancora un serio contenimento delle loro potenzialità, a discapito del reale raggiungimento della parità di diritti, del rispetto della diversità, dell’integrazione dei due mondi, pensati l’uno a supporto dell’altro. Anche in Vaticano c’è un bel po’ di strada da fare. A tal riguardo, non si può non ricordare che molti sono stati i documenti e gli interventi dei vari Pontefici volti a sottolineare l’importanza della donna nella società odierna (uno fra tutti, la Lettera Apostolica Mulieris Dignitatem di San Giovanni Paolo II del 15 agosto 1988). Significative, a questo proposito, le parole che Papa Francesco ha voluto indirizzare agli organizzatori del Convegno: “La sensibilità odierna del mondo esige che siano restituite alle donne la dignità e il valore intrinseco di cui sono state dotate dal Creatore”. E ancora: “L’eminente dottrina di queste sante assume un nuovo rilievo in questi tempi per la sua permanenza, profondità e attualità e, nelle attuali circostanze, offre luce e speranza al nostro mondo frammentato e disarmonico”. Con una pazienza e determinazione tutta femminile, confidiamo in un lento ma perseverante miglioramento della posizione della donna nei vari ambiti in cui agisce, non ultimo quello lavorativo. Al momento, l’attività dell’associazione D.va “Donne in Vaticano” ( https://donneinvaticano.org ) lascia davvero ben sperare.
