Stipendi in Vaticano, bienni

Stipendi, i bienni ripartono sì o no?

Da Natale ad oggi, saranno state centinaia le volte in cui i dipendenti in Vaticano ci hanno fatto la domanda: “Ma i bienni ripartono? Quando? C’è il pericolo che siano tolti per sempre?” Abbiamo sempre risposto che il Motu Proprio che ha sospeso un biennio ha durata circoscritta, indicata in busta paga. Dunque, a meno di eventi imprevisti, i bienni ripartiranno a breve. Un’eventuale ulteriore sospensione sarebbe infatti un grave colpo per i redditi vaticani, e non farebbe altro che generare sconforto.

Gli stipendi in Vaticano non hanno recuperato l’inflazione, e non ci sono incentivi

Facciamo notare che la rivalutazione dell’ASI al 5% non ha di certo recuperato tutti gli effetti dell’inflazione, attestatasi lo scorso anno al 10%. Per la maggior parte dei dipendenti, ma non per tutti, sono poi ferme promozioni e ricorso agli straordinari; e quando le prime avvengono, non abbiamo notizie esse si verifichino in base a selezioni aperte a tutti. Gli assegni familiari sono in sostanza un contributo che viene dato alle famiglie monoreddito. È sempre più frequente dover pagare ticket per accedere a servizi sanitari, dentro e fuori il Vaticano. Gli affitti sono stati rivalutati secondo l’inflazione reale e non secondo l’ASI. Sono questi tutti fattori che, nei fatti, da alcuni anni a questa parte, hanno visto limitare il potere d’acquisto dei salari vaticani.

Mancano ammortizzatori sociali

La SPE ama ripeterci: in Vaticano, anche a fronte di una crisi delle entrate, non abbiamo mai licenziato nessuno. Sarà anche vero, ma negli Stati dove questo avviene, e tra l’altro molto raramente per i dipendenti pubblici, ci sono ammortizzatori sociali che accompagnano il dipendente licenziato. In Vaticano mancano questi strumenti di protezione sociale, ed è forse l’unico Stato in Europa ad esserne sprovvisto. Pertanto, le crisi finanziarie non possono essere affrontate ricorrendo ai licenziamenti.

Disposti a fare sacrifici, ma serve aiutare le famiglie

Sul biennio sospeso abbiamo più volte detto, in tutte le sedi, che capiamo la necessità di limitare i costi, anche in seguito ai minori introiti dovuti alla pandemia. Ma, nei fatti, il biennio è l’unico strumento che abbiamo per rivalutare gli stipendi, uno strumento che, tra l’altro, è presente in tanti contratti di lavoro esterno: dunque, nulla di alieno o al di fuori della realtà. Confidiamo, così, in una revisione dei tagli di spesa che non penalizzi esclusivamente il personale, già seriamente oberato dalle ultime disposizioni.

07/03/2023

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