Papa Francesco e il Sindacato

2015 – 2017 Papa Francesco e le questioni sindacali



31 ottobre 2015 – Papa Francesco: tutelare i lavoratori soprattutto le madri – L’economia e l’impresa hanno bisogno di un’etica che ponga al centro la persona e la comunità. È il concetto forte che Papa Francesco ripete all’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID), ricevuta in Vaticano. È sul bene comune che si concentra la sua riflessione esortando l’associazione a continuare nella formazione cristiana per essere “fermento e stimolo nel mondo dell’impresa”, attraverso l’approfondimento della Dottrina sociale della Chiesa. Il Papa sottolinea l’importanza di vivere la missionarietà laicale nella vocazione imprenditoriale non tralasciando le situazioni di povertà e fragilità e facendo crescere uno spirito di sussidiarietà. «Penso in modo particolare alle lavoratrici la sfida è tutelare al tempo stesso sia il loro diritto ad un lavoro pienamente riconosciuto sia la loro vocazione alla maternità e alla presenza in famiglia. quante volte abbiamo sentito che una donna va dal capo e gli dice: “Devo dirle che sono incinta”, e il capo: “Dalla fine del mese non lavori più”. La donna deve essere custodita e aiutata in questo doppio lavoro, il diritto di lavorare e il diritto della maternità».


28 giugno 2017 – «Il sindacato deve essere “profezia”, difendendo i diritti dei “lavoratori più fragili”» –

Discorso del Santo Padre Francesco ai Delegati della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL) – «Il capitalismo del nostro tempo non comprende il valore del sindacato, perché ha dimenticato la natura sociale dell’economia, dell’impresa. Questo è uno dei peccati più grossi. Economia di mercato: no. Diciamo economia sociale di mercato, come ci ha insegnato San Giovanni Paolo II: economia sociale di mercato. L’economia ha dimenticato la natura sociale che ha come vocazione, la natura sociale dell’impresa, della vita, dei legami e dei patti. Ma forse la nostra società non capisce il sindacato anche perché non lo vede abbastanza lottare nei luoghi dei “diritti del non ancora”: nelle periferie esistenziali, tra gli scartati del lavoro. Pensiamo al 40% dei giovani da 25 anni in giù, che non hanno lavoro. Qui. In Italia. E voi dovete lottare lì!». «Non c’è una buona società senza un buon sindacato, e non c’è un sindacato buono che non rinasca ogni giorno nelle periferie, che non trasformi le pietre scartate dell’economia in pietre angolari. Sindacato è una bella parola che proviene dal greco “dike”, cioè giustizia, e “syn”, insieme: syn-dike,“giustizia insieme”. Non c’è giustizia insieme se non è insieme agli esclusi di oggi» .

23-24 novembre 2017 – Conferenza internazionale dei sindacati sul lavoro in Vaticano.

Papa Francesco ai sindacati: «Oggi più che mai c’è bisogno di voi, il lavoro non è merce»
In un messaggio del 24 novembre 2017 al convegno in Vaticano, Papa Francesco chiede di non ignorare gli esclusi, guardarsi dalla corruzione, educare alla solidarietà: «Il lavoro non può essere considerato come una merce né un mero strumento nella catena produttiva di beni e servizi ma ha la priorità rispetto a qualunque altro fattore di produzione, compreso il capitale.
«Sindacato è una bella parola, come ci ha ricordato Papa Francesco, proviene dal greco e tradotta vuol dire ‘giustizia insieme’. Ebbene: non c’è “giustizia insieme” se non è insieme agli esclusi di oggi”, ha detto la leader della Cisl che aprendo il suo intervento ha tenuto a ringraziare, a nome di tutte le organizzazioni sindacali presenti all’incontro, Papa Francesco e la Chiesa cattolica per l’attenzione rivolta nei confronti del Movimento dei lavoratori e delle lavoratrici, per le Organizzazioni sindacali, che “affrontano la grande sfida di rappresentare gli interessi delle persone, donne ed uomini in uno scenario in grande cambiamento, dove gli strumenti tradizionali che abbiamo usato fino ad oggi difficilmente corrispondono alle esigenze che pongono le veloci trasformazioni del mondo della produzione»