Con grande gioia il Consiglio Esecutivo dell’ADLV, il 7 giugno, ha appreso la notizia della nomina del Rag. Pietro Felice Salvati come rappresentante del personale laico in seno al Consiglio dell’ULSA. Un risultato importante per tutti i lavoratori del Vaticano e della Santa Sede.
Questo a seguito delle consultazioni dei dipendenti della Sede Apostolica, svoltesi dal 18 al 31 ottobre 2021, e della decisione finale del Cardinale Segretario di Stato (ai sensi dell’art. 6, comma 1 dello Statuto dell’ULSA). Il Presidente dell’ULSA, S.E. Mons. Giuseppe Sciacca, lo scorso martedì, ha consegnato a Pietro Salvati il biglietto di nomina ufficiale.
L’ADLV è orgogliosa di questo risultato, non solo perché un suo rappresentante avrà l’onore e l’onere di dar voce alle richieste dei dipendenti laici che lavorano in un ambiente di cui l’Associazione già conosce punti di forza e criticità, ma soprattutto perché Pietro Salvati, durante i suoi 30 anni di lavoro in Vaticano, ha maturato una grande professionalità e approfondita conoscenza della complessa realtà della Sede Apostolica.
Da un punto di vista professionale, Pietro, assunto nel 1992, ha prestato servizio al CED dell’APSA fino al 31 dicembre 2004, occupandosi delle procedure di gestione del personale e dei pensionati e, dal 1° gennaio 2005, è passato al Fondo Pensioni, dove ricopre il ruolo di Analista Programmatore. Questi lavori gli hanno permesso di avere un contatto diretto con il pubblico e comprendere le necessità concrete dei dipendenti.
Da un punto di vista umano, Pietro Salvati si è sempre distinto per il suo instancabile impegno, la sensibilità verso i più deboli, la sua passione e l’umiltà. Sapientemente propenso al dialogo e al confronto costruttivo, ma sempre schietto e diretto, in varie occasioni si è offerto di ascoltare i colleghi, di rappresentarli di fronte ai Superiori di vari Dicasteri e di studiare eventuali soluzioni finalizzate a migliorare le condizioni lavorative e il benessere dei dipendenti. Questo perfetto connubio tra professionalità e umanità ci offre la certezza di avere “la persona giusta al posto giusto”. Nel formulare a Pietro le nostre più vive congratulazioni per questo nuovo impegno che la Chiesa gli ha assegnato, gli assicuriamo tutto il nostro sostegno e il nostro affetto.
L’Esecutivo ADLV